La sera monti la tenda e condividi la preparazione del cibo e l’avvistamento delle stelle seduti intorno al fuoco ascoltando il ranger che ti segnala i rumori della notte: l’ippopotamo, il ruggito dei predatori e la fuga delle prede.
Il Racconto di Viaggio di Marina, del nostro Ufficio Turismo
Il viaggiatore casuale in Botswana potrebbe spaventarsi per un itinerario on the road proprio come quello che ho vissuto io: un Paese grande come la Francia percorso da sud a nord e da est a ovest in truck attrezzati.
La sera monti la tenda e con i tuoi compagni di viaggio condividi la preparazione del cibo e l’avvistamento delle stelle seduti intorno al fuoco e ascolti il ranger che ti segnala i rumori della notte: l’ippopotamo nella “pool”, il ruggito dei predatori e la fuga delle prede.
Sveglia all’alba, colazione, chiudi il sacco a pelo e smonti la tenda . . e si riparte per un’altra giornata nel bush, sorvolo sull’Okavango con piccoli piper e camminata nel Kalahari.
Conoscevo il Botswana per il cliente facoltoso che arriva in aeroporto e viene accompagnato al suo lodge con safari all’alba e alla sera, e durante la giornata un piacevole e rilassante soggiorno con il massimo comfort e lusso.
Ma c’è anche un altro Botswana, quello che ti fa attraversare il Paese, vedere i villaggi scorrere dal finestrino, gli animali domestici come mucche, asini e capre che si piantonano in strada e che devi scendere e far scappare.
Ho letto un libro durante le lunghe ore di bus “CAMMINO VERSO LA LIBERTA'” di Nelson Mandela; il nostro viaggio è iniziato e terminato in Sudafrica. Ho visitato la town ship di Soweto e visitato il museo dell’Apartheid e Mandela Square: “Si possono sopportare le più incredibili privazioni se si ha la forza d’animo necessaria..”.
Dall’Africa si torna con la voglia di tornarci perchè i suoi tramonti sono indimenticabili.
