Dalla parte opposta del nostro emisfero: il Sudafrica a modo mio!

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Alessandra Bartoli

Desideravo tanto visitare il Sudafrica e quale occasione migliore se non per il mio Viaggio di Nozze?!

Il racconto di viaggio di Alessandra Bartoli, del nostro Ufficio Turismo.

Il paese è troppo grande per essere visitato in una sola settimana (tempo a mia disposizione), ragion per cui, ho dovuto fare una scelta che, per questa volta, ha compreso la parte sud dello stato. Ottimo come periodo per visitare la destinazione, ottobre-novembre la loro primavera/inizio estate; molte ore di luce a disposizione e temperature gradevoli.

Partiti da Milano Malpensa, dopo uno scalo a Dubai, arriviamo in 16 ore totali a Cape Town.

A scanso di equivoci, e per chi come me ha sempre pensato che Città del Capo fosse la capitale del Sudafrica, vi comunico che la capitale ufficiale del Sudafrica è Pretoria che si trova nella parte nord/orientale del paese.

Cape Town non è la mia prima tappa in territorio africano; questa premessa solo per specificare che, per chi sceglie il Sudafrica come prima visita nel continente africano, rimarrà molto sorpreso dal clima europeo che si respira dalla parte opposta del nostro emisfero; nulla a che vedere con gli spazi silenziosi e infiniti del parco kenyota dello Tsavo.

Città del Capo fu il luogo del primo insediamento europeo in Sudafrica; Kaapstad fu infatti fondata alla fine del XVII secolo dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali come punto di scalo e rifornimento per le sue imbarcazioni dirette verso l’Asia. A partire da questo singolo insediamento si andò formando la Colonia del Capo, che comprendeva sotto il dominio olandese tutta la Penisola del Capo e una parte di entroterra. La Colonia del Capo fu in seguito invasa dagli inglesi, che procedettero a espanderne i confini verso nord e verso est.

Momento storico concluso…..utile però per capire che, per chi volesse vedere e conoscere la “Vera Africa” forse non è questa la prima tappa da prediligere.

Detto ciò, si presenta come una città bella, pulita, sorprendentemente ricca (in alcuni quartieri) e piena di colori diversi, a partire proprio dal colore della pelle della popolazione.

Diversamente dalle altre metropoli visitate fino ad oggi, in questa città multietnica, ho preferito concentrare la mia attenzione sulla parte paesaggistica (penisola del Capo) piuttosto che sulla parte culturale della città.

Tappe standard in città, Victoria & Alfred Waterfront (è il cuore storico del porto di Città del Capo, uno dei posti più turistici e più visitati della zona) e Table Mountain (simbolo della città, è una montagna piatta che sovrasta i grattacieli cittadini, completamente inglobata nel panorama. Si raggiunge la vetta della montagna tramite una cabinovia; vale la pena arrivare fino alla cima solo per il panorama che vi si presenterà davanti…..mozzafiato!)

Per quanto riguarda invece la Penisola del Capo ed Hermanus, posso dire di aver trovato qui quello che realmente cercavo….mare, verde, natura, ottimo pesce e buon vino.

La Penisola del Capo è uno scorcio d’Africa,  caratterizzato da verdeggianti paesaggi ordinati, puliti ed eleganti.

Cape Point è l’estremità meridionale della Penisola del Capo, decisamente la zona più turistica di questa attraente penisola; raggiungibile in circa 1h e 30 min da Città del Capo, è una zona panoramica da dove è possibile intraprendere diversi percorsi a piedi, per visionarla in tutti i suoi angoli più suggestivi.

Nel mio caso mi è bastato raggiungere la punta del faro ( un centinaio di scalini dal parcheggio delle auto) per ammirare uno scenario a 360° da cartolina.

Una volta arrivati al “fondo” è possibile solo risalire…. Perciò dopo lo spettacolo panoramico della punta estrema di Cape Point, eccoci diretti al Capo di Buona Speranza, dove rubiamo una foto veloce di fianco al cartello che ci ricorda, erroneamente, che “Cape of Good Hope” è il punto più a sud/ovest del continente africano (il primato di punto più a sud del continente spetta a Cape Agulhas, distante da Cape Town circa 3h.)

Da qui si aprono miriadi di possibilità; la risalita della Penisola vi farà scoprire bellissime spiagge, simpatici paesini di pescatori dove potrete fermarvi ad assaggiare dell’ottimo pesce fresco appena pescato e degustare del buon vino proveniente dai vicini vigneti.

Tappe obbligate e sicuramente suggestive, Boulders Beach (spiaggia dei pinguini) e Chapman’s Peak (strada panoramica lunga circa 10km, famosissima per l’incantevole scenario, sfondo di tantissime pubblicità automobilistiche).

Whale Watching a Hermanus…..avvistamento balene…FATTO! Esperienza entusiasmante in perfetta simbiosi con la natura circostante. Durante l’inverno e la primavera australe questi grossi cetacei trovano, nelle acque della Walker Bay, in prossimità di Hermanus, il luogo ideale dove riprodursi.

Da qui è possibile vederle durante le loro evoluzioni acquatiche, a pochi metri dalla riva.

Questa tappa del mio viaggio mi ha piacevolmente sorpresa; sarà stata forse la bellissima giornata di sole senza nemmeno una nuvola in cielo, con la linea dell’orizzonte ben evidente davanti a me, o forse l’ottimo pranzo consumato in un ristorantino locale, proprio davanti alla baia con l’oceano  sotto i miei occhi, o forse ancora, l’estrema gentilezza dei cittadini locali che non perdono occasione per avvicinarsi ai turisti e raccontare loro mille vicissitudini sui simpatici cetacei che popolano la baia per diversi mesi dell’anno; sta di fatto comunque che Hermanus è stata una deliziosa scoperta, perfettamente compatibile con lo spirito del mio viaggio!

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