Tour di Cuba: fascino fuori dal tempo

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Chiara Comandini

Dopo aver visitato Cuba posso dire che corrisponde perfettamente alle aspettative che avevo su questa destinazione, formate su tanti anni di racconti entusiasti di chi l’aveva scelta come meta ed era rimasto colpito dal suo fascino così particolare.

Ho sentito racconti su Cuba e l’Havana fin da bambina, parole di chi c’era stato e se ne era subito innamorato. E ora ho capito il perché. Fuori dal tempo, colori ad ogni angolo: è stato così facile lasciarci il cuore.

Il mio itinerario: 

  • Havana – 2 notti
  • Trinidad – 1 notte
  • Varadero – 2 notti

Un’atmosfera che sembra essersi fermata agli anni ’50, un sottofondo costante di musica vivace nelle vie della città, un popolo amichevole e ospitale e tre grandi passioni condivise da ogni cubano: i grandi eroi della rivoluzione Castro e il Che, i sigari e il rum.

La prima tappa del viaggio è stata HAVANA raggiunta con un volo diretto da Milano Malpensa: dire che il primo impatto è stato positivo è riduttivo. La capitale racchiude in sé tutte le caratteristiche che ho amato di Cuba, e non ha fatto altro che aumentare il mio entusiasmo di partenza. La cosa che mi ha affascinata maggiormente è stata l’architettura e l’atmosfera visiva: gli edifici di Havana Vieja creano allo stesso tempo contraddizione e armonia, e alle strutture rovinate e spesso decadenti non si può non riconoscere il fascino di uno stile coloniale e barocco, talvolta eclettico. In ogni via, in ogni piazza edifici dai colori sgargianti, luminosi e contrastanti convivono l’uno accanto all’altro, e questo cromatismo così prepotente crea scenari che rendono benissimo nelle fotografie e che stimolano la creatività di qualunque appassionato, professionista e non. Ho trascorso due notti all’Iberostar Parque Central, eccellente hotel recentemente ristrutturato che mantiene intatto il tipico stile coloniale, e che permette di raggiungere i principali luoghi di interesse culturale della città: il Capitolio, il Paseo del Prado, il lungomare Malecon (luogo di ritrovo serale molto frequentato da locali e turisti), il celebre bar Floridita, la fortezza del Morro, piazza san Francesco, piazza delle Armi e la Bodeguita del Medio, ristorante frequentato da Ernest Hemingway. Un’esperienza secondo me imperdibile è il tour della città a bordo di una delle iconiche macchine d’epoca colorate; noi abbiamo scelto una Chevrolet anni ’50, e rimane uno dei ricordi più belli che conservo di Havana.

La piccola cittadina di TRINIDAD, dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 1988, mi ha affascinata in un modo simile ma allo stesso tempo unico. Di dimensioni molto più ridotte, presenta uno stile architettonico più sobrio e uniforme, ma ugualmente colorato e vivace. Perdersi per le stradine poco trafficate all’orario del tramonto, quando i toni rosati della luce creano giochi d’ombre sulle tinte delle pareti, regala una sensazione di tranquillità e rende impossibile non guardarsi costantemente intorno per non perdere neanche un dettaglio. Ho soggiornato all’Iberostar Grand Trinidad, bellissima struttura dallo stile molto caratteristico, ma per chi vuole fare un’autentica esperienza a diretto contatto con la popolazione consiglio di considerare le Case Particulares, stanze o intere abitazioni messe a disposizione dai locali. In base alla tipologia di struttura scelta è possibile condividere parte delle attività quotidiane con la famiglia ospitante, oppure avere completa autonomia e indipendenza.

Il soggiorno mare a VARADERO è stato la conclusione perfetta di questo viaggio: anche questa località si distingue per i colori, ma quelli del mare. L’acqua è cristallina, il tipico azzurro-verde dei Caraibi, e il fondale sabbioso digrada dolcemente nel mare. L’Iberostar Varadero mette a disposizione degli ospiti tutti i comfort di un moderno villaggio, sfruttando pienamente la sua migliore caratteristica: l’ubicazione su una lunga spiaggia di sabbia bianca, di fronte a uno dei migliori punti mare dell’isola. L’hotel è anche un ottimo punto di partenza per effettuare la maggior parte delle escursioni disponibili a Varadero, tra cui la visita a Cayo Blanco, un angolo di paradiso con sabbia bianca e finissima, una foresta di mangrovie e la possibilità di nuotare in mare con i delfini.

Credo sia impossibile visitare questo Paese senza essere colpiti dal suo fascino così particolare e senza sentire da subito una certa familiarità con il popolo cubano, nonostante le evidenti differenze culturali imposte anche da un percorso storico non sempre facile. La nostalgia inizia già a farsi sentire, e sono sicura che prima o poi mi ritroverò ancora un biglietto aereo tra le mani con destinazione Havana.

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