Tour in India: un emozionante viaggio padre-figlio.

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India
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Maris e Filippo
Il viaggio in India è un viaggio nella propria intimità, con sguardo curioso, con l’innocenza della scoperta, con la voglia di mettersi in gioco per accogliere un nuovo mondo di culture, tradizioni, religioni, modi e filosofie di vita.
L’India è come un prisma che illumina con le luci colorate di un arcobaleno. Un viaggio unico, speciale, che lascia un segno profondo nella nostra umanità.
 
 
Tappe del viaggio: DELHI, MANDAWA, JAIPUR, ABHANERI, FATEHPUR SIKRI, AGRA, ORCHHA, KHAJURAHO, VARANASI
Durata: 12 giorni / 11 notti
 

Maris e il figlio Filippo ci raccontano le loro emozioni durante questo Tour.

Il viaggio in India è un viaggio nella propria intimità, con sguardo curioso, con l’innocenza della scoperta, con la voglia di mettersi in gioco per accogliere un nuovo mondo di culture, tradizioni, religioni, modi e filosofie di vita. Se possibile senza paragoni, giudizi e pregiudizi. Un viaggio da condividere con persone care, per vivere insieme emozioni indimenticabili, che ci accompagneranno oltre il tempo della memoria. 

L’India è come un prisma che illumina con le luci colorate di un arcobaleno. Un viaggio unico, speciale, che lascia un segno profondo nella nostra umanità. E’ arrivare in luogo dove trovare se stessi e … divenire altro.

Iniziamo ad immergerci! Le idee che compongono il pensiero indù e ne formano l’atmosfera mentale sono i concetti di Karma, Dharma e Maya.

Karma significa “azione”, e il concetto può essere definito come la legge delle conseguenze. Ogni azione, buona o cattiva, ha le sue conseguenze, dà i suoi frutti e le conseguenze ricadono sull’individuo in forza di una legge alla quale non è dato sfuggire. La dottrina del Karma è strettamente legata a quella della trasmigrazione dell’anima, o reincarnazione, in quanto è evidente che l’uomo non può cogliere i frutti di tutte le sue azioni in una singola esistenza fisica. Queste due idee, strettamente connesse, colorano il pensiero dal principe al contadino, dal filosofo al mercante. Esse giustificano il sistema delle caste, la ricchezza e la povertà, l’opulenza e l’indigenza estrema.

Dharma significa “dovere morale”. Nell’induismo tradizionale ogni casta, ogni gruppo ha il suo Dharma, e questi obblighi morali variano da un gruppo all’altro, perciò un uomo potrebbe adempiere ai doveri di una casta e nello stesso tempo mancare a quelli della propria. La legge si frammenta in molti codici contraddittori. Non c’è nessun complesso di regole valevole per tutti.

Maya significa “illusione”, ed è una parola che esprime la profonda convinzione indù che il mondo materiale sia illusorio. Esiste solo lo spirito, l’uomo è solo un pensiero nella mente del Creatore, e “ gli splendidi palazzi e le torri incappucciate di nuvole” sono soltanto proiezioni della fantasia. La religione induista ha additato la strada della liberazione da questo mondo illusorio: il sogno di libertà è sogno di liberazione non dalla tirannia dei signori terreni ma dalla ruota della vita e dalle catene del mondo.

Allora ….. Buon bagno e Namaste (deriva dal sanscrito e può essere tradotto con “m’inchino alle qualità divine che sono in te”).

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