La città del Leone: Singapore

TIPOLOGIA
Exclusive Viaggi Manuzzi
Destinazioni
Asia Singapore
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Chiara Comandini

La mia attrazione per l’Oriente ha avuto nuovamente il sopravvento, portandomi insieme a tre amici alla scoperta della “città giardino” più eco-sostenibile dell’Asia.

Singapore: potente fulcro finanziario, importante porto commerciale, ricca città-Stato dallo spirito cosmopolita, leader di innovazione tecnologica. Impossibile racchiudere Singapore in un’unica definizione, così come lo è non restarne affascinati.

Partiti da Bologna con un volo British Airways con scalo a Londra Heathrow, atterriamo a Singapore dopo un lungo ma confortevole viaggio; l’aeroporto di Changi è immenso, moderno, pulito, una realistica rappresentazione di quello che ci aspetta in città. Grazie ad un efficiente sistema di trasporto urbano, prendiamo la linea della metropolitana che raggiunge direttamente il centro della città; di fronte alla fermata Tanjong Pagar svetta il nostro albergo, l’Oasia Downtown. Con un ottimo rapporto qualità/prezzo e un’eccellente posizione, la struttura è moderna e curatissima nei minimi dettagli, con un personale accogliente e camere confortevoli con vista sul Financial District.

Singapore si presenta subito come una città efficiente e all’avanguardia, ma non ho trovato la frenesia che mi aspettavo da una città asiatica densamente popolata: ogni persona mostra compostezza e rispetto per l’ordine, atteggiamento tipico della cultura orientale, e questa premessa crea un contesto molto piacevole da esplorare.

Abbiamo dedicato cinque giorni alla visita della città-Stato e dei suoi principali luoghi di interesse: prima tappa obbligatoria sono i due quartieri China Town e Little India, estremamente rappresentativi delle due principali culture che popolano la città. Entrambe le aree sono un continuo stimolo per i sensi:  vista, olfatto e gusto. Tante bancarelle di cibo e oggettistica ai lati delle strade e numerosi ristoranti e mercati in cui è possibile assaggiare ottimi piatti tipici.  

Abbiamo trascorso un’intera giornata nell’isola di Sentosa, eccentrica location su cui sono stati costruiti l’acquario più grande del mondo e i famosi Universal Studios, un parco a tema di ispirazione Hollywoodiana con riproduzioni dei set di celebri film come Jurassic Park, la Mummia e Shrek. Nonostante sia un’attività molto turistica e completamente artificiale, vale la pena di trascorrere un giorno di puro divertimento tra spettacoli dal vivo e rollercoasters.

Un’altra giornata è stata dedicata alla visita di Pulau Ubin, una caratteristica isola a nord-est di Singapore raggiungibile tramite piccole imbarcazioni. L’attività principale è il noleggio di mountain bike per esplorare i sentieri e le bellezze naturali del territorio; nonostante i percorsi possano essere fatti anche a piedi, la bicicletta permette di visitare gran parte dell’isola in poche ore. La cosa che abbiamo apprezzato di più è stata una suggestiva passerella in legno sul mare che fiancheggia un tratto di costa.

Altri consigli che posso dare su luoghi da visitare a Singapore sono: Orchard Road, famosissima via dello shopping con centri commerciali e negozi di alta moda, l’Orto Botanico e il Giardino Nazionale delle Orchidee, lo Zoo e il Night Safari, la zona di Clarke Quay per un’ampia scelta di ristoranti e locali, molto interessante da visitare di sera.

Per concludere il nostro soggiorno in modo indimenticabile, abbiamo scelto di trascorrere l’ultima notte a Singapore nell’hotel “simbolo” della città e del suo lusso: il Marina Bay Sands. Non ha bisogno di presentazioni, l’architettura è inconfondibile e la qualità del servizio e delle camere ha superato le nostre aspettative. La piscina a sfioro al 57esimo piano è una rilassante coccola da concedersi almeno per qualche ora, poiché nonostante sia sempre molto affollata da tutti gli ospiti dell’hotel, la sensazione di immergersi in acqua con il panorama dei grattacieli visti dall’alto è a dir poco emozionante. Inoltre, l’area del Marina Bay comprende altre attrazioni, come la statua del Merlion, l’Art Science Museum  dalla curiosa forma a fiore di loto, l’Helix Brigde, la ruota panoramica Singapore Flyer e i padiglioni dell’Explanade. Tutto il quartiere si accende di luci e colori  durante la sera, creando un impatto visivo imperdibile.

Ultimo, ma non per importanza, il mio più bel ricordo di Singapore: i Gardens by the Bay. Simbolo della fortissima importanza attribuita all’eco-sostenibilità, il parco comprende due serre bioclimatiche che ricreano artificialmente una foresta tropicale e un giardino che ospita un’ampia varietà di fiori e piante. Tuttavia, il Supertree Grove è l’area più suggestiva di tutto il parco: alla luce del giorno ma soprattutto durante la sera, quando le tredici strutture a forma di albero alte 50 metri (che in realtà costituiscono un impianto geotermico per l’energia solare e la raccolta di acqua piovana) si illuminano di giochi di luci al ritmo di musica. Il Garden Rhapsody, l’imperdibile spettacolo che si svolge ogni sera e dura circa quindici minuti, coinvolge ed emoziona adulti e bambini; la contrapposizione degli alberi illuminati e del Marina Bay Sands sullo sfondo creano un bellissimo scenario. Consiglio assolutamente di includere il parco nel proprio itinerario, anche se si hanno a disposizione poche ore per visitare la città.

Singapore ha aggiunto non solo un timbro in più sul mio passaporto, ma anche nuovi ricordi indimenticabili alle mie esperienze di viaggio. 

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